Questa è una delle maggiori verità messe in risalto dal movimento carismatico.
Chi crede in Gesù, cidice Paolo, viene innestato per fede in Lui. In Lui il nostro uomo vecchio è stato crocifisso e messo a morte. Con Lui siamo risorti a vita nuova mediante lo Spirito Santo.
E in Lui siamo stati già perdonati, liberati e guariti, nonchè esauditi, provveduti e benedetti.
In Cristo ci è già stata data ogni cosa. Ogni problema è già stato "potenzialmente" risolto alla croce. Ogni nostra necessità è stata lì colmata.
TUTTO E' COMPIUTO. . . . da parte di Dio, ora sta a noi appropriarci della sua grazia e delle sue promesse, attraverso l'obbedienza alla sua volontà nelle nostre vite nonché la lode e il ringraziamento per l'opera della croce .
Credere/comprendere/sapere che "tutto è compiuto" significa mettere al centro del nostro cammino cristiano il fatto che "quel giorno" al Calvario, tramite il sacrificio di Gesù, Dio Padre ha usato verso di noi tutta la grazia e la misericordia possibili.
E tramite la fede, la preghiera e l'azione possiamo prendere possesso di questa grazia, ogni giorno, per noi stessi e per gli altri. _____________________________________________________________________
Approfondendo dunque:
Al centro della fede cristiana c'è "la morte e resurrezione di Gesù Cristo", in particolare il credere che:
Gesù alla croce ha pagato il prezzo, mediante lo spargimento del suo sangue,
per il perdono, la salvezza, la liberazione, nonché la guarigione, la provvidenza e la realizzazione
di tutti coloro che crederanno in lui. _____________________________________________________________________
Egli ci ha liberati dal potere del peccato e del diavolo, procurandoci il dono dello Spirito Santo, grazie al quale possiamo condurre una vita retta e pura, in sempre maggiore obbedienza al Padre.
Cristo ci ha liberati perciò, anche dalle conseguenze del peccato: il dominio e la distruzione portati dal diavolo, le infermità e le malattie - psicologiche e fisiche -, la povertà e la miseria, il malessere, il disordine e la disgregazione a livello familiare e sociale _____________________________________________________________________
L'opera compiuta è una "LIBERAZIONE TOTALE DA OGNI MALE", nonché "PIENEZZA DI BENEDIZIONE" :
a livello spirituale (in primo luogo) ma poi anche psicologico, fisico e materiale;
parte dall'ambito personale ma si estende a quello familiare e sociale
fino a toccare anche la natura e l'ambiente attorno a noi, nonché l'intera creazione, che verrà un giorno totalmente "rinnovata". _____________________________________________________________________
Essa è una liberazione e benedizione "potenziale" ossia agisce in e per coloro che:
- credono in Gesù Cristo e nella sua opera,
- vogliono vivere rettamente,
- e nella misura in cui credono e vogliono.
Si manifesta - se perseveriamo - in maniera progressiva, sempre più profonda e potente, e spesso a fasi alterne (ciò a causa di "potature" che il Signore deve operare nella nostra vita). _____________________________________________________________________
Ciò avviene in un mondo malvagio ed ostile dove pochi lo cercano, molti sono indifferenti e tantissimi decisamente avversi a Dio e alla sua giustizia.
Mondo nel quale Gesù ci ha promesso il centuplo di benedizioni ma anche di persecuzioni a causa del vangelo e della giustizia.
E' vero però, che l'intercessione e la determinazione di pochi aiutano l'incredulità e la tiepidezza di molti.
Ma anche che, purtroppo, il sacrificio di Cristo sarà "inutile" per coloro che, in un modo o nell'altro, lo rifiutano del tutto. _____________________________________________________________________
Per la REDENZIONE OPERATA ALLA CROCE siamo OGGI chiamati a vedere:
conversioni, vite trasformate e santificate, guarigioni interiori e fisiche, provvidenza economica,
realizzazione personale, matrimoni operati e guidati dallo Spirito, vita comunitaria attiva ed entusiasta dove si manifestano l'amore fraterno e i doni dello Spirito,
evangelizzazione nell'unzione e nella potenza di Dio.
Il frutto pieno della redenzione lo godremo un giorno, alla resurrezione dei corpi, dove anche la morte, che è già stata vinta, sarà definitivamente spazzata via. _____________________________________________________________________
Attenzione però: non si vuole direche compresa questa verità la vita cristiana diventi improvvisamente facile e leggera, o che seguire i suoi comandamenti sia più semplice, o che otterremo sempre e velocemente quanto chiediamo; non è così.
Va chiarito che anche se “Cristo ha risposto ad ogni nostra necessità” con la sua morte e resurrezione, tuttavia ogni giorno dobbiamo convertirci, ogni giorno dobbiamo consacrarci a Lui, ogni giorno dobbiamo cercarlo.
Credere che "tutto è compiuto" non vuol dire eludere i seguenti aspetti: prendere la nostra croce quotidiana, rinnegare noi stessi, esercitare rinunzia, essere "violenti" per il regno, sforzarci di entrare per la porta stretta,
avere volizione, determinazione e perseveranza nella preghiera e nella vita, chiedere, cercare e bussare, financo "lottare contro Dio" in preghiera.
In realtà tutti i problemi che abbiamo come credenti derivano dall'incredulità e dall'inconversione, personale e collettiva. _____________________________________________________________________
Il nostro Padre nei cieli vuole darci quanto chiediamo in virtù della filiazione e dell'amicizia che abbiamo con Lui. "Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato." Gv 15,7
Se le nostre preghiere non ottengono risposta, e il flusso dello Spirito non scorre nella nostra vita, se ansietà, frustrazioni e problemi dominano la nostra esistenza, e la disperazione sale dal nostro cuore e dalle nostre preghiere,
molto spesso è perché non conosciamo o non crediamo a: - la sua volontà di bene e la sua potenza, - l'autorità che abbiamo in Cristo e come esercitarla dinanzi ai problemi.
O forse, perché siamo “mezzo convertiti” e molte aree della nostra vita non sono sottomesse a Lui, e vi sono seri e specifici ostacoli nel nostro cammino cristiano:
carenza di preghiera personale e/o comunitaria, vita indisciplinata, abitudini e/o relazioni dannose che non vogliamo tagliare o ridimensionare, mancanza di misericordia, cose negative che diciamo, etc.
. . . . . o più d'uno di queste motivi allo stesso tempo! _____________________________________________________________________
Ci sono, in verità, anche "inevitabili" momenti di maturazione, nonché trasformazione e purificazione del nostro carattere, dove, come Giuseppe in Egitto (Gen 37 e seguenti), siamo provati a lungo, senza che nulla sembri sbloccare le nostre situazioni.
Ma anche lì, come reagiamo alle e nelle situazioni, determina la nostra vita; se continuiamo a pregare e credere o se ci stanchiamo e ci disperiamo, se lodiamo o ci lamentiamo, se cerchiamo i fratelli di fede o ci isoliamo, se ci crediamo povere vittime o predestinati alla vittoria,
se ci umiliamo e accettiamo di cambiare secondo la volontà di Dio oppure rimaniamo arroccati ai nostri peccati e alle nostre abitudini:
vedremo i tempi di prova accorciati o allungati, alleggeriti o appesantiti, usciremo un giorno da quelle situazioni nella gloria di Dio o affonderemo in esse, tra frustrazione, rabbia ed impotenza.
Noi siamo artefici del nostro destino, coautori insieme con Dio, il quale ci ha fatto nascere e crescere nel tempo, nei luoghi, dai familiari e nelle situazioni da lui prestabilite e permesse (non necessariamente le migliori in assoluto, anzi, a volte, le peggiori), con una vocazione, una missione e degli obiettivi da realizzare.
Ma potremo vedere la sua grazia e la sua potenza nelle nostre vite solo se crediamo nel suo amore e lo lodiamo oltre ogni "ragionevole" misura.